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Pinuccio e Doni pronti a partire verso la prima tappa in Grecia dove si incontreranno con i loro compagni di viaggio Cristina e Knut |
Italia-Mongolia andata e ritorno: ecco la nuova avventura di Pinuccio
e Doni, viaggiatori infaticabili, star del web che hanno lasciato aerei, barche a vela e attrezzatura da sub per cimentarsi nella dimensione
del viaggio su due ruote. Con il supporto di GIVI.
e Doni, viaggiatori infaticabili, star del web che hanno lasciato aerei, barche a vela e attrezzatura da sub per cimentarsi nella dimensione
del viaggio su due ruote. Con il supporto di GIVI.
Partenza: 18 giugno da Milano.
Giuseppe Gammino, 53 anni, e Maria Domenica Chiesa, 52, sono due pasticceri di Milano. In Internet però sono conosciuti come Pinuccio e Doni, il diminutivo dato a Maria dal nonno. La notorietà deriva dal fatto che in vacanza vivono avventure mozzafiato e le documentano puntualmente sul loro sito www.pinuccioedoni.it
Di solito si lanciano dagli aerei, attraversano l’atlantico in barca a vela e fanno riprese subacquee, ma quest’estate hanno deciso di cimentarsi con la moto. Con una coppia di cari amici, Cristina e Knut (loro coetanei), attraverseranno in moto tutta l’Asia in 90 giorni – 3 mesi – per un totale di 28.000 km, 7 fusi orari e 18 nazioni. “Ci siamo resi conto – spiega Pinuccio – che venire catapultati con un aeroplano dalla parte opposta del mondo, prendere un taxi e andare in albergo fa perdere qualcosa del viaggio. Sembra quasi di riuscire ad assaporarlo meglio solo quando si è ormai tornati a casa. Invece con la moto l’avvicinarsi lentamente alla meta permette di toccare con mano la realtà sociale e naturale che si trasforma. Si riesce ad avere un migliore contatto con la gente”.
La partenza è prevista il 18 giugno dalla Pasticceria Gammino a Baggio (Milano) alle 5 del mattino, con destinazione Ulan Bator, capitale della Mongolia.
Pinuccio e Doni cavalcheranno una Honda Transalp 600 del 1999: “Abbiamo optato apposta per un mezzo vecchio: dato che non ha elettronica, è facilmente riparabile”.
GIVI li accompagna con gli accessori: 2 caschi modulari X.09, 3 borsoni waterproof TW02 e TW01, la borsa da serbatoio T483 e il portanavigatore.
“Ci siamo affidati a GIVI perché conosciamo l’azienda e l’affidabilità dei prodotti”.
I viaggiatori GIVI “on the road”, grazie ai chilometri che fanno percorrere agli accessori GIVI con tutte le condizioni di tempo e di fondo stradale, proveranno una volta di più quanto siano affidabili e sicuri i prodotti GIVI, marchio dedicato a motociclisti e scooteristi, che assicura sicurezza, comfort, design.
Perché la Mongolia? “Abbiamo scelto questo Paese – spiega Pinuccio – perché due anni fa siamo stati in moto dall’Himalaya al Karakorum (vedi reportage di Pinuccio e Doni pubblicato sulla rivista MOTOTURISMO) da dove abbiamo ammirato la catena del Pamir e abbiamo scoperto che lì c’è il passo internazionale più alto del mondo (4.600 m di altezza): ci siamo ripromessi di attraversarlo per poi terminare qui il nostro viaggio. La decisione di proseguire verso la Mongolia è nata dopo aver conosciuto i nostri compagni di viaggio, ma non lo avremmo fatto se fossimo stati da soli. Il fatto di essere in quattro e di avere due moto ci garantisce molta più sicurezza”. Il tragitto comprenderà, all’andata, Grecia, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Kazakistan e Mongolia, mentre il ritorno sarà attraverso la Russia e le repubbliche baltiche. Le due coppie dormiranno in alberghi fin dove sarà possibile e poi in due tende. Anche per il cibo saranno autosufficienti: useranno dei fornelletti che utilizzano qualsiasi tipo di combustibile.
Le avventure di Pinuccio e Doni si possono seguire in diretta sul blog http://centralasiapinuccioedoni.blogspot.it
Di solito si lanciano dagli aerei, attraversano l’atlantico in barca a vela e fanno riprese subacquee, ma quest’estate hanno deciso di cimentarsi con la moto. Con una coppia di cari amici, Cristina e Knut (loro coetanei), attraverseranno in moto tutta l’Asia in 90 giorni – 3 mesi – per un totale di 28.000 km, 7 fusi orari e 18 nazioni. “Ci siamo resi conto – spiega Pinuccio – che venire catapultati con un aeroplano dalla parte opposta del mondo, prendere un taxi e andare in albergo fa perdere qualcosa del viaggio. Sembra quasi di riuscire ad assaporarlo meglio solo quando si è ormai tornati a casa. Invece con la moto l’avvicinarsi lentamente alla meta permette di toccare con mano la realtà sociale e naturale che si trasforma. Si riesce ad avere un migliore contatto con la gente”.
La partenza è prevista il 18 giugno dalla Pasticceria Gammino a Baggio (Milano) alle 5 del mattino, con destinazione Ulan Bator, capitale della Mongolia.
Pinuccio e Doni cavalcheranno una Honda Transalp 600 del 1999: “Abbiamo optato apposta per un mezzo vecchio: dato che non ha elettronica, è facilmente riparabile”.
GIVI li accompagna con gli accessori: 2 caschi modulari X.09, 3 borsoni waterproof TW02 e TW01, la borsa da serbatoio T483 e il portanavigatore.
“Ci siamo affidati a GIVI perché conosciamo l’azienda e l’affidabilità dei prodotti”.
I viaggiatori GIVI “on the road”, grazie ai chilometri che fanno percorrere agli accessori GIVI con tutte le condizioni di tempo e di fondo stradale, proveranno una volta di più quanto siano affidabili e sicuri i prodotti GIVI, marchio dedicato a motociclisti e scooteristi, che assicura sicurezza, comfort, design.
Perché la Mongolia? “Abbiamo scelto questo Paese – spiega Pinuccio – perché due anni fa siamo stati in moto dall’Himalaya al Karakorum (vedi reportage di Pinuccio e Doni pubblicato sulla rivista MOTOTURISMO) da dove abbiamo ammirato la catena del Pamir e abbiamo scoperto che lì c’è il passo internazionale più alto del mondo (4.600 m di altezza): ci siamo ripromessi di attraversarlo per poi terminare qui il nostro viaggio. La decisione di proseguire verso la Mongolia è nata dopo aver conosciuto i nostri compagni di viaggio, ma non lo avremmo fatto se fossimo stati da soli. Il fatto di essere in quattro e di avere due moto ci garantisce molta più sicurezza”. Il tragitto comprenderà, all’andata, Grecia, Turchia, Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Kazakistan e Mongolia, mentre il ritorno sarà attraverso la Russia e le repubbliche baltiche. Le due coppie dormiranno in alberghi fin dove sarà possibile e poi in due tende. Anche per il cibo saranno autosufficienti: useranno dei fornelletti che utilizzano qualsiasi tipo di combustibile.
Le avventure di Pinuccio e Doni si possono seguire in diretta sul blog http://centralasiapinuccioedoni.blogspot.it
Ciao avventurieri. Ci si vede al ritorno. Intanto vi seguirò dal sito.
RispondiEliminaFabio Beretta
Grazie Fabio... dai che quando rientro organizziamo ;)
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